quadro a olio con nudo femminile adagiato di schiena su di una lunga tastiera

Catia Beatrice

Catia Beatrice è un’artista che ha saputo costruire ed elaborare uno suo stile personale, carico di momenti di riflessione profonda e di intensa intimità. Attratta da sempre dalle correnti artistiche contemporanee quali il surrealismo e l’espressionismo astratto, Beatrice ha da subito fatto propria quell’esigenza di esprimere attraverso il segno e il colore un’emozione, un impulso, una follia, creando mondi poetici pervasi da senso onirico.
Le sue tele sono espressione di un linguaggio consapevole che si anima di poesia e di phatos.
Fin dai primi lavori come “ Anime volanti” o “A sort of thanks” lo spazio è animato da un mondo quasi fiabesco, con immagini al limite dell’astrazione, dove gli omini in sottofondo sono solo delineati e diventano le varie sfaccettature di una stessa persona, generando una scena corale con attori che sono sempre gli stessi.
La coppia protagonista viene immortalata in vari momenti seguita e scrutata da un osservatore che è in realtà la parte femminile della coppia che, come in un palcoscenico teatrale, si distacca da se stessa per osservare cosa succede all’esterno. La figura diventa spettatrice della propria esistenza e ponendosi in maniera dissociata esamina la propria vita in quel viaggio di ricerca dell’Io che attanaglia solo chi conosce la sensibilità.
Questo gioco di profonda osservazione analitica ed introspettiva è sottolineato dal grande occhio o dagli occhi che dominano la scena di molte opere della giovane artista come “Oltre”o “Inconscia follia”.
L’occhio diventa quasi protagonista, parte fondamentale del racconto pittorico: simbolo di vigilanza e conoscenza, finestra dell’anima capace di raccogliere informazioni, elemento di unione tra la realtà esterna e quella interna, intima e privata.
Elemento di forte valenza e interesse, grande protagonista nella storia dell’arte, soprattutto in quelle correnti di stampo surrealista e onirico da cui Beatrice è da sempre affascinata, l’occhio così dominante nelle sue tele ci ricorda la sua funzione spirituale: cosa c’è infatti di più potente che riesce a metterci a nudo perche ci scava nell’anima?
La realtà di Catia Beatrice non è pertanto raffigurata in funzione di ciò che è ma di ciò che viene percepito, è una realtà emozionale che non ha bisogno di ricorrere a una figurazione tradizionale perché è un racconto di sentimenti trasposti in tela.
Il suo percorso di ricerca è in perenne cammino, parte da solide fondamenta emozionali senza stancarsi di sperimentare, per dar vita a “storie” che non smettono di catturare la nostra attenzione.
L’ultima produzione, “Percezione sinfonica” si arricchisce di un elemento romantico e innovativo, la tela acquista una dimensione tridimensionale grazie all’aggiunta di antichi spartiti musicali modellati per conferire movimento e fascino. La sinfonia dello spartito si interseca con quella dell’opera generando un movimento armonico dove i corpi e le figure sottese sembrano fluttuare in uno spazio carico di particolari tutti da scoprire.
Testo critico: Dr.ssa Monica Ferrarini
Catia Beatrice – Biografia
Si laurea nel 2004 in Conservazione e Restauro presso l’Accademia delle Belle Arti di Torino: la sua curiosità e il desiderio di crescere artisticamente l’hanno portata a sperimentare numerose tecniche espressive, tra cui l’integrazione di malte nei dipinti e la decorazione a mano della ceramica.
Ha viaggiato molto, vivendo per alcuni mesi a Madrid e visitando numerose città europee, attualmente vive in Riviera Romagnola.
Espone in importanti manifestazioni artistiche tra cui: Premio Biennale per le arti Visive “Palma d’Oro per l’Arte” a Monte Carlo, Scuderie Aldobrandini di Frascati, Sala Orsini di Palazzo Chigi a Formello, Sala Consiliare del I Municipio-Roma Capitale, Spazio MACSI a Roma, Premio Biennale per le Arti Visive “Trofeo la Vela d’oro per l’arte 2016”, Premio Biennale Cannes “1° Gran Prix Des Arts Visuels 2016”, Stadio di Domiziano a Roma, Premio Biennale per le Arti Visive “Oscar dell’Arte” a Monte Carlo, Premio Biennale per le Arti Visive “Leone dei Dogi” presso Sala Congressi Hotel Amadeus di Venezia, “Symposium: Arte Musica e Cultura” presso “Palazzo Barberini”, “ArtExpo Barcellona” presso Ada Art Gallery.
Partecipa anche a fiere di arte contemporanea come la 19° edizione della “Contemporanea Arte Forlì” e la 15° edizione “Immagina Arte Reggio Emilia”.

catiabeatrice@gmail.com

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