
Fabiola Frusone – Febe
Accettare ogni frammento della nostra sfera intima è presa di coscienza e acquisizione di consapevolezza che permette all’individuo di arrivare alla libertà di spirito.
L’arte di Febe diventa mezzo per risvegliare e sviluppare i sensi e riuscire a vedere ciò che è immateriale ed invisibile.
Attraverso il processo creativo l’artista libera le sue energie per approdare ad una dimensione dove illusione e materia interagiscono. La pittura diventa un modo per dar vita all’esperienza personale e a sensazioni che prendono forma in immagini libere e aperte che rinunciano a contenuti oggettivi. Il processo creativo permette quindi la materializzazione di emozioni e stati d’animo grazie all’intima ricerca che diventa “risveglio spirituale” e che conduce dal buio alla luce.
È palese nella produzione di Febe un richiamo alla meditazione e alle antiche discipline spirituali come lo yoga, volte a fare in modo che la persona ritrovi il suo centro e conseguentemente un’espansione della propria conoscenza.
La sua pittura si fa carico di un compito importante: risvegliare la coscienza umana, vedere ciò che è invisibile, ridurre il conflitto tra finito e infinito.
Coinvolgimento emotivo, sensibilità estetica, contemplazione e meditazione si esprimono tramite un raccolto intimismo che capta il contatto più profondo di ogni elemento con lo scopo di unire lo spirituale che è nell’Uomo allo spirituale che è nell’Universo.
L’essenzialità delle forme, la purezza delle linee e l’equilibrio di insieme trovano un loro spazio di silenzio fondamentale per recuperare la dimensione privata delle cose contrastando la cultura moderna – occidentale, dove la razionalità e il caos hanno preso il sopravvento su tutto.
Attraverso linee pulite e cromie bilanciate l’artista crea spazi dove il silenzio si sposa all’invisibile e la solitudine diventa elemento fondante che aiuta a focalizzare il senso del proprio essere e guida al rinnovamento più profondo.
Le sue tele distolgono in modo preponderante dal mondo reale tangibile e ci accompagnano in luoghi che vanno al di là del normale sentire.
Testo critico Dr.ssa Monica Ferrarini
Fabiola Frusone – Febe – Biografia
Nata a Roma nel 1965, Fabiola Frusone firma le sue opere con lo pseudonimo Febe: il nome di una delle Lune di Saturno, un pianeta molto simile alla Terra, con la sua capacità di spaziare nell’animo umano come si può spaziare dalle profondità degli abissi fino alle più alte cime, senza trascurare nessuno dei paesaggi intermedi.
Da sempre interessata all’arte in tutte le sue forme, inizia ben presto un percorso che negli anni ’90 la porta ad avvicinarsi sempre di più alla pittura, sperimentando tecniche diverse: acquarello, olio, carboncino, acrilico… fino a scoprire la polimaterica.
“…I suoi graffi, le linee, le forme, gli spazi, il movimento che si sprigiona dai suoi quadri, quasi sempre senza il confine della cornice, richiamano sensazioni ed emozioni di uno spirito libero costantemente alla ricerca di nuovi orizzonti da esplorare fuori e dentro di sé….”
Partecipa a collettive in locations istituzionali come lo Stadio di Domiziano a Roma, l’Ufficio culturale dell’Ambasciata Della Repubblica Araba d’Egitto, le Scuderie Aldobrandini a Frascati. Ad agosto 2014 la sua prima personale dal titolo “Sogni e Segni” presso Palazzo Amaduri a Gioiosa Ionica.
febeart.jimdo.com
fabiola.frusone@gmail.com

