
Anna Maria Tani
Il linguaggio artistico di Anna Maria Tani è concettuale, materico, soggettivo e di forte impatto emotivo. È un linguaggio composito che si sviluppa nel tempo grazie alla formazione completa dell’artista che si cimenta nelle molteplici discipline riuscendo sapientemente a sintetizzare le varie tecniche per approdare a rese espressive uniche e personali.
La pittura diventa per la Tani un mezzo per creare suggestioni, un viaggio in se stessa, nella sua memoria, nei suoi sentimenti, un percorso che trova la sua esplicazione sulla tela che diventa specchio di stati d’animo e riflessioni, supporto che immortala attimi fuggenti di un sentimento.
La capacità narrativa dei suoi quadri si sviluppa grazie alla resa di effetti cromatici rivelatori di una forza espressiva che mette in luce la sua intimità e sensibilità estetica.
La stessa scelta qualitativa dei materiali usati diventa elemento fondante nelle sue opere che si costruiscono attraverso una personale riflessione che si sviluppa nel tempo.
Le pennellate diventano materiche, pastose, dense di colore e cariche di significati, talvolta vengono sostituite da lembi di stoffe strappate che riportano al mondo domestico femminile e si fanno simbolo di strappi dell’anima che la donna riesce a rammentare e ricucire.
Quella di Anna Maria Tani è dunque una produzione concettuale, profonda, mai banale, dove la realtà diventa messaggio visivo immediato. L’oggettività degli elementi tangibili diventa spunto di riflessione e trasfigurazione dell’immagine, e l’elemento “reale” diventa “particolare” in un universo racchiuso dalla tela.
Il suo percorso segue un preciso iter di evoluzione sperimentale che è equilibrato, innovativo e armonioso.
La bellezza estetica delle sue creazioni rimanda sempre a concetti intimi e gli spazi creati diventano spazi mentali che vibrano grazie alla forza esplosiva delle cromie intense e al fascino dei materiali compositi.
Forma, materia e colore si assemblano in un unicum di perfezione e armonico connubio, lasciando l’osservatore incantato di fronte al dipinto dal quale estrapola sempre un suo personale messaggio.
Dr.ssa Monica Ferrarini

