
Anna Santilli
L’intensità comunicativa della produzione artistica di Anna Santilli è il risultato di un bilanciamento ragionato tra estetica e concettualità. Le sue opere sono il risultato di una ricerca di risposte che si esprime attraverso l’utilizzo del bianco e del nero, uscendo al contempo da quelli che sono gli schemi della figurazione classica.
Quello che emerge è l’incisività nel rappresentare una realtà che passa attraverso lo sguardo personale dell’artista e dove il reale diventa pretesto per esprimere contenuti, per cercare risposte, per elaborare argomenti. L’essenza delle scene rappresentate si realizza nella sinergizzazione delle forme e nella sintesi delle cromie, dove al “non colore” spesso si affianca dirompente il rosso con il suo dinamismo espressivo a rafforzare la linea di confine tra oggettività e concetto.
Le scene trattate sembrano bloccate in uno scatto fotografico che Santilli analizza in ogni dettaglio, esplorando la fisicità, la mimica, i gesti, le espressioni di ogni soggetto per poi tirar fuori ogni più piccola sfaccettatura nella perenne ricerca di significati e di nuove decodificazioni.
Ciò che l’artista ci restituisce è un’immagine dalla valenza fortemente soggettiva dove il contrasto tra luci e ombre rafforza di carica espressiva i soggetti trattati/narrati. Emergono atmosfere a tratti oniriche, metaforiche, all’interno delle quali si esplica la dicotomia tra bianco e nero nella sua funzione di potenziare l’immaginazione e quel sapore simbolico.
Sono opere stimolanti, portatrici di un messaggio diretto, dirompente, a volte provocatorio, scanzonato: opere che stuzzicano l’osservatore suscitando domande che non sempre hanno facile risoluzione ma che in questo senso rispondono alla finalità intrinseca dell’arte stessa.
Monica Ferrarini





