Maurizio Diana

Alla base di tutta la produzione di Maurizio Diana troviamo una riflessione esistenziale profonda, una costante linea poetica che esprime l’essenza più intima di ogni sua opera protesa verso un percorso di ricerca e di innovazione stilistica. 

L’assenza di una figurazione precisa connota la volontà dell’artista di indirizzare la sua pittura verso una dimensione meditativa animata da vibrazioni emozionali che conducono l’osservatore in un mondo fatto di domande alle quali è difficile dare una risposta oggettiva. Ed è in questa atmosfera appena delineata, immaginaria, evanescente, che si racchiude l’essenza umana in continua trasformazione.

L’esigenza di approdare ad una tecnica pittorica nuova, la “Figurazione Illuminata”, che sia dinamica e che interagisca attivamente con il fruitore, diventa espressione di un’impellente necessità di comunicare un’attenta riflessione sulla condizione umana che venga condivisa con il pubblico e che sia per esso da stimolo. E così mentre la natura e il paesaggio vengono proiettati, sulla tela la figura viene invece appena accennata come se fosse un’ombra andando a supportare e a rafforzare quell’idea di evanescenza esistenziale che accomuna un’umanità in crisi priva della consapevolezza della superficialità nella quale sta annegando. 

Costante indiscussa di tutto l’iter creativo è la volontà di dare significato ad ogni cosa, di intuire e captare l’essenza della materia risvegliando quella capacità percettiva che ormai giace in ciascuno di noi.

Le figure in penombra diventano il simbolo della crisi dell’uomo moderno: una crisi di coscienza che ha portato l’individuo a vivere in una dimensione effimera, a sentirsi smarrito di fronte a tensioni sociali, economiche, etniche, culturali… L’uomo contemporaneo, bombardato dai continui cambiamenti a cui obbliga la modernizzazione, si trova smarrito in una realtà avulsa e avverte l’impellente desiderio di ritrovare il senso più profondo e viscerale dell’Universo dove vive.

L’uomo sente il bisogno di una spiritualità umanizzata e la voglia di ritrovare il valore più puro della vita. Nel suo eterno cercare di dare un senso e risposte concrete all’esistenza, egli esterna l’urgenza di una spiritualità “senza religione”, una spiritualità interiore che è ricerca intima e recupero di sacralità.

L’artista riesce a comunicare energia attraverso l’uso vivo e dinamico della luce che entra in rapporto con l’osservatore grazie ad un gioco sapiente di luci ed ombre che è metafora di noto ed ignoto, di sacro e profano, e che dà ritmo alla sua raffinatezza espressiva. In tale contesto la pittura diventa immagine del passaggio, concepito come esperienza di trasformazione che, partendo dalla sfera recondita e personale, va ad abbracciare una dimensione corale.

L’uso dei colori fluidi, il loro gocciolamento, le texture vive e palpitanti esprimono una condizione attuale che evidenzia uno stato di transizione, comunicando la continua trasformazione della materia visibile e giungendo a concetti di analisi, sintesi e logica molto preziosi. La tecnica pittorica ben supporta ed enfatizza il pensiero su cui si sviluppa l’intera produzione di Maurizio Diana, rappresentando appieno quello stato dinamico della realtà sospesa tra luce e ombra, tra principio e fine, e liberando la pittura da quella staticità in cui è intrappolata per sua natura.

Maurizio Diana
Maurizio Diana – New Horizons 153 (Eros)
Maurizio Diana
Maurizio Diana – New Horizons 152 (The Wall)
Maurizio Diana
Maurizio Diana – New Horizons 155 (The Family)
Maurizio Diana
Maurizio Diana – New Horizons 180 (The Hand)

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