
Maria Stamati
L’osservazione della realtà circostante è il campo di indagine del processo creativo di Maria Stamati, il punto di partenza di una ricerca estetica volta ad esprimere visivamente idee e percezioni che si materializzano sulla tela acquisendo puro valore espressivo.
È un linguaggio che porta in sé la brillantezza del colore, la linearità della forma, la materia, il concetto e la riflessione profonda: in ogni sua opera si rincorrono i pensieri dell’artista e le sue osservazioni trasfigurate in immagine.
Maria Stamati reinterpreta la realtà, i dati presi dalla vita quotidiana, trasla ciò che vede attraverso il suo personale linguaggio immaginifico e rielabora il dato oggettivo per offrirci piani di lettura nuovi e inattesi.
Attraverso la propria personale indagine creativa ogni elemento tangibile viene restituito attraverso forma e colore nella sua essenza ideale ed emana una dimensione evocativa ed evanescente, dove ogni cosa viene nuovamente contestualizzata. Si susseguono nelle sue creazioni elementi differenti: scrittura, fogli di giornale, fili, materia, che si mescolano e si uniscono all’energia propulsiva della tavolozza cromatica, a figure appena accennate, ad immagini strettamente e concretamente legate al nostro quotidiano.
È un dialogo in continuo divenire, frutto di un’attenta riflessione che si accompagna ad una fervida immaginazione in un gioco fatto di sostanza e vivida cromia dove l’immateriale si amalgama al materiale creando suggestioni cariche di fascino.
Le forme, intangibili e indefinite, da un lato suggeriscono visioni e immagini alla mente e dall’altro rivelano un tratto pittorico impastato di emozione e ragione, sospinte da un codice espressivo teso alla semplificazione delle stesse ed incentrato sulla gestualità segnica.
Ogni opera si anima di dettagli e si carica di pura forza energetica nella consapevolezza che nulla è lasciato al caso e l’attenzione al particolare apporta una potenza comunicativa evocatrice di storie, vissuti, pensieri.
La cifra stilistica di Maria Stamati si costruisce sulla gestualità, sull’emozione, sul movimento cromatico le cui interazioni sviluppano composizioni accurate e intellettualizzate dove ogni cosa si armonizza con l’altra mostrando un’espressività capace di calamitare lo sguardo del fruitore.
La sua fluida gestualità segnica presuppone l’idea e il pensiero di chi opera creando e si accompagna al colore che, con la materia, anima l’intera struttura compositiva in una fervida varietà di combinazioni: essa è a tratti allusiva, a tratti ragionata ma volta pur sempre a catturare la nostra attenzione stuzzicando la curiosità e il senso critico.





